La grotta è stata scoperta nel 2004 dal Gruppo Archeologico speleologico Ambientale di Urzulei (G. A. S. A. U.). Si trova nel margine sud occidentale del Supramonte di Urzulei ad ovest e poco distante dall’omonimo nuraghe ad una quota di 975 s.l.m.
L’accesso è angusto e vi si procede strisciando calandosi su corda fino a che, dopo aver attraversato un tratto in frana ed uno in diaclasi, si arriva ad un grande salone. La sala si approfondisce verso est fino ad un a quota di -88 m dall’ ingresso. Il salone principale, diviso in tre sale, parzialmente separate dalla presenza di crolli, depositi carbonatici, colonne e colate che formando dei setti divisori e ne occludono parzialmente la sezione. La volta del salone le pareti e il fondo della grotta sono ricchissimi di concrezioni che, in certi casi, sono rovinate a terra sotto il loro peso ed hanno fornito la base per la crescita di nuove concrezioni, in un continuo accumularsi di stupende testimonianze della sua evoluzione. Di grande interesse la sala dello scisto quasi completamente impostata sulla roccia metamorfica paleozoica. Dalla sua volta scistosa pendono vele e cannule e stalattiti di colore chiaro che contrastano col nero della roccia.
La presenza d’acqua è, in gran parte dell’anno, manifesta solo per lo stillicidio ma aumenta fino a formare dei piccoli rivoli quando le piogge s’intensificano e durano alcuni giorni rendendo ancora più emozionante lo scenario sotterraneo; la corrente d’aria si percepisce nei primi tratti più stretti e svanisce dove la grotta si allarga.
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